Che blando ottimismo. Guarda tutti quei bianchi sorridenti e felici. Se ci fosse mai stata una ricerca più intensa verso l'omogeneità generica, mi piacerebbe saperlo. E se questa utopia è stata costruita negli anni '40 e disintegrata negli anni '60, per un momento è esistita - per alcuni - nel tranquillo centro della tempesta del mondo, negli anni '50 in America. Diamo un'occhiata ai colori usati per vendere questa storia.
L'America del dopoguerra ebbe improvvisamente un'abbondanza di prosperità, oltre a prodotti da acquistare e vendere, e il colore era una componente integrante di questo pacchetto. È Technicolor, certo - artificiale e pieno di speranza, e come filtro rivela i limiti e le aspirazioni del suo tempo.
Penso che la prima cosa a cui tutti pensano del colore degli anni '50 sia tutto ciò che Mamie Eisenhower Pink - un semplice colore calamina, diverso dal rosa acceso Art Deco, dal corallo William Morris rosa negli anni 1890, o da quello calcolato malva degli anni 80 ancora venire.
E questo colore era ovunque: nelle case, nelle riviste, nei frigoriferi e in tutte quelle piastrelle del bagno. Quando stavo crescendo, questo era il colore degli anni '50 che tutti cercavano di eliminare negli anni '70. Quello e il blu turchese.
Mentre sfoglio vecchie riviste dell'epoca, sembra che molte cose moderne siano rosa e grigio, rosa e blu, blu e turchese e tutte abbinate a legno biondo. E quando penso a questo, sembra quasi infantile, come la stanza di un bambino, anche se al momento sono sicuro che fosse l'opposto del Era vittoriana: colori vivaci e tavolini a forma di ameba per mettere il pollice nell'occhio dei tessuti broccati della nonna e pesanti trapuntati mobilia.
Il blu richiede rosso per renderlo americano e alla nostra tavolozza aggiungiamo un rosso pomodoro. Sto pensando alla giacca di James Dean Ribelle senza un motivoo il vestito di Grace Kelly Comporre M per omicidio. Penso anche che dovremmo anche aggiungere un'arancia di mandarino al mix, senza semi e solare, alla Howard Johnson.
Questi colori sono più saturi e canti di quelli dei doverosi anni '40. Le prime vernici acriliche prodotte in serie arrivarono sul mercato negli anni '50 e improvvisamente i proprietari di case avevano opzioni e risorse con cui colorare i loro nuovi mondi, fino a quel momento non disponibili. Eppure questi non sono proprio i colori Op-Art degli anni '60 psichedelici, e quando pensiamo ora di appropriarci di tavolozza del modernismo anch'io, sembra che noi stiamo domando i colori dell'epoca, salvo lo strano accento di un Eames sedia. Mi chiedo se fosse fin troppo saccarina per cominciare, o semplicemente semplicemente prodotta in serie...