Oggi, mentre strisciavo sotto il letto per recuperare un paio di calzini che erano caduti in quel mondo infernale mesi prima ed erano ora coperto da un rivestimento liberale di polvere, mi è stato ricordato uno degli articoli più strani che abbia mai letto a New York Volte.
Mi piace pensare a me stesso come una persona riflessiva, qualcuno che è aperto alle miriadi di modi in cui le piccole cose banali che facciamo ogni giorno ci indicano le realtà più grandi della vita. Ma non avevo mai pensato molto all'azione della spolverata - fino a quando non ho letto in modo strano delizioso articolo di Michael Marder, professore di filosofia all'Università dei Paesi Baschi in Spagna, tutto sulle implicazioni esistenziali della polvere.
La polvere non è solo un film sottile che si accumula su tutto nelle nostre case, sostiene Mader - la polvere siamo noi. Secondo la Bibbia, siamo fatti di polvere e ritorneremo su tale; secondo gli scienziati, siamo composti dalla polvere di stelle morte da tempo. E parte della polvere che copre le nostre case sono le cellule morte della pelle, i resti letterali di noi stessi. L'eliminazione della polvere potrebbe essere interpretata come un modo per cancellare le tracce della nostra stessa mortalità - una sorta di ribellione contro la temporalità delle nostre vite.
Questo significa che non spolverare mi rende una persona particolarmente ben equilibrata? Per tutto questo tempo ho pensato che fosse solo perché penso che la polvere sia terribilmente noiosa, ma forse la mia pigrizia mi ha portato, inconsciamente, a fare pace con la natura fugace della vita.
Ma aspetta! I pensieri sulla spolverata non finiscono qui. La polvere può avere un altro scopo: può servire come promemoria esteriore di una sorta di pulizia interna, qualcosa che Marder (e Thoreau) chiamano "spolverare i mobili delle nostre menti". Secondo Marder:
La spolverata interiore comporta un costante interrogatorio delle supposizioni che ci sono care o che non notiamo a causa della loro ovvietà; trae ispirazione dall'antica ingiunzione greca "Conosci te stesso!"
In questo modo, la spolverata diventa una bella metafora della vita esaminata, con gli oggetti nelle nostre case e nelle nostre menti, tutti ripristinati in una sorta di lucente chiarezza, l'essenza stessa di se stessi.
Qualunque spiegazione ti piaccia di più, questo articolo fornisce, se ne hai bisogno, un'ottima giustificazione per spolverare o non spolverare. Se sei un non spolveratore, come me, stai accumulando ricordi della tua stessa mortalità, facendo pace con i fuggitivi natura della vita: se sei uno spolverino appassionato, stai ripristinando chiarezza e sincerità a casa tua e forse alla tua mente. O forse sei come Michael, dai commenti sul Times, che chiede: "Va bene per me spolverare perché riduce i miei sintomi di allergia, senza dover affrontare le mie ansie esistenziali? "E quello è ok anche io