Siamo abbastanza abituati a un flusso costante di favolosi spazi che escono da Parigi, e questo storditore Art Deco non fa eccezione. Anche se sembra che potrebbe essere un hotel o un ristorante elegante, in realtà non lo è nemmeno. Riuscite a indovinare di cosa si tratta?
Lo spazio glamour, pieno di tutto lo splendore bohémien degli anni '20 che ogni scrittore americano ha mai sognato ad occhi aperti di andare al La riva sinistra di Parigi per assorbire ed esplorare, è l'ultima sede - e prima in Francia - del coworking WeWork in continua espansione impero.
Annidato in Rue Lafayette nel IX arrondissement, proprio dietro l'angolo dal mercato Gare St Lazare, il WeWork Paris la posizione canalizza tutta l'esplosione della creatività francese che ha attirato scrittori americani ormai magistrali e artisti come Ernest Hemingway e Josephine Baker in Francia negli anni tra le prime due guerre mondiali posto.
Una festa mobile per gli occhi (e senza dubbio anche per tutti gli altri sensi), WeWork Paris presenta tutti gli scintillanti infissi in ottone lucido, il banquette in velluto acquoso tavoli, linee fluide e sereni spazi comuni vintage skylit che ci si aspetterebbe in un ristorante all'ultimo piano con stelle Michelin, non necessariamente una condivisione di uffici.
Progettato in collaborazione con Axel Schoenert Architectes, lo spazio è stato ispirato folles di Les Annees ("The Crazy Years", noto anche come The Roaring Twenties) a Parigi - un movimento collaborativo che ha incoraggiato artisti, intellettuali e attivisti a mescolarsi e discutere, con i saloni come stile di raccolta du jour e il design e l'architettura Art Deco sono l'estetica dominante.
"Abbiamo usato materiali che alludevano all'opulenza delle folle di Les Annees ma ci siamo concentrati sul concetto che WeWork La Fayette avrebbe incarnato l'energia bohémien di Parigi negli anni '20 come spazio per i nostri membri per incontrarsi, creare e collaborare ", ha affermato la società in un dichiarazione.
Con tassi di coworking a partire da € 450 euro al mese per un "Hot Desk", tutto questo glamour non è economico - ma l'arte, se non il processo per realizzarla, è un investimento inestimabile, no? E non succede e basta comme ça, o.